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Raccolta delle erbe



Secondo i rituali magici, le erbe andrebbero raccolte le notti di luna piena, girovagando tra i boschi, magari con una scorta di miele, latte o tabacco sfuso da lasciare in dono per contraccambiare. Il momento più magico per la raccolta delle erbe è la notte di San Giovanni (24 giugno, solstizio estivo), dove le piante sono al massimo del loro potere terapeutico. Sebbene sia un'esperienza di sicuro impatto emotivo e magico, non sempre è possibile attuarla. Pertanto si consiglia – anche dal punto di vista erboristico – di raccogliere le erbe in mattinata, la prima mattina non appena il sole ha asciugato la rugiada, in un giorno di sole e quindi asciutto (per garantire una minore presenza di umidità che ne pregiudicherebbe l'essiccazione).


Modalità di raccolta:

Le erbe vanno raccolte a mano: per quanto riguarda i fiori va preso il capolino tra il pollice e l'indice e con l'unghia del pollice si incide il gambo.
Le foglie invece possono essere raccolte allo stesso modo ma è meglio tagliare i primi dieci o venti centimetri (a seconda della specie) del ramo per poi farne dei mazzetti da appendere per l'essicazione.
Le radici vanno raccolte con un coltellino col quale si scava a fianco della radice cercando di ammorbidire la terra e di non rompere la pianta. Una volta allargato lo spazio attorno, dolcemente, come una levatrice con la testa del bambino, tirate ruotando appena da un lato all'altro in modo che la pianta si sfili via con delicatezza.
I frutti o le bacche vanno sfilati via dal ramo a giusta maturazione: in genere bastano le dita ma un coltellino sempre a portata non guasta.
I petali, come nel caso del papavero, vanno sfilati dolcemente dalla corona e messi un un cesto in modo che non si schiaccino tra loro. Vanno subito posti ad essiccare preferibilmente su griglie o in ampie ceste con l'accortezza di posizionarli in modo che non si tocchino tra loro.
I semi vanno raccolti a maturazione della capsula, tagliando il gambo della pianta a circa quindici centimetri dalla sommità, fatti essiccare con la "testa" dentro un sacchetto di carta e sbattuti infine per far uscire i semi.


LA MONDATURA :

Questa è un'antica operazione che richiede il suo tempo: prevede la "pulizia" del raccolto da eventuali parti guaste o insetti. Con calma si verificano le foglie, sopratutto guardando la pagina inferiore che potrebbe nascondere anche piccole uova.
Si scartano quelle ammaccate, annerite, quelle mangiucchiate, scolorite e via dicendo. Si scollano un po', si fanno saltare nelle ceste per eliminare la povere che in genere si deposita sul fondo.
Le radici si raschiano dolcemente con un coltellino per eliminare la terra in eccesso.

L'Essiccazione:

Una volta raccolte e mondate potete mettere le erbe dentro delle ceste dove si essiccano benissimo: all'ombra ed in luogo asciutto ma arieggiato.E' possibile anche costruirsi dei semplici essiccatoi con delle griglie che lasciate così o ricoperte di carta velina (per avere una traspirazione ottimale) che consentono di essiccare non solo erbe ma anche la pasta fatta in casa.Altro metodo, per le foglie, è radunare i gambi in mazzetti, non troppo spessi, ed appenderle al soffitto: arrederanno la casa mentre si essiccheranno.Un erba è essiccata quando ha perso gran parte dell'acqua, si presenta friabile e mantiene i colori di origine benchè scuriti. Se si presenta marrone scuro o nera non è da conservare in quanto probabilmente è stata raccolta in un momento di eccessiva umidità.


CONSERVAZIONE:

Le erbe si conservano in sacchetti di carta o di stoffa, in barattoli di vetro scurito, in scatole di latta o di paglia. A volte il metodo di conservazione dipende dall'erba ma molto dipende dall'essiccazione: il vetro per esempio non fa traspirare per cui meglio usarlo per semi, radici o foglie ben essiccate. I capolini dei fiori a volte mantengono un po' di umidità all'interno per cui è meglio metterle in sacchetti di carta o di stoffa che traspirano di più.



Bibliografia:

AAVV, Le Erbe, Fabbri Ed. 1976;

MESSEGUE' MAURICE, Il mio erbario, Mondadori, 1976;

POLETTI ALDO, Curarsi con le erbe, Azzurra Ed.POMINI LUIGI, Erboristeria italiana, Minerva Medica, 2000;

JEAN VALNET, Cura delle malattie con ortaggi, frutta, cereali e argilla, Giunti, Firenze, 1987


1 commento:

Michaela ha detto...

I love gardening :) <3

Michaela